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Se non ora quando?

di Giuseppe Paolo Campisi 8 settembre 2020

Il covid-19 sta passando sulla vita delle persone come un aratro nel terreno, che si voglia o no molte cose non saranno più come prima.

Dopo un iniziale trauma, dovuto soprattutto alla atavica paura di staccarsi dalle cose, siano esse la vita stessa (la nostra o di chi ci sta vicino) o dalle cose materiali che pensiamo ci appartengano, faremo finta che non sia accaduto niente.

L'attività di dimenticarsi del passato per il bipede umano è sempre stata cosa molto semplice da praticare.

C'è un'altra possibilità ed è quella di rompere le catene che ci tengono relegati ad un livello SUBUMANO, ben lontano dal ruolo che un vero ESSERE UMANO dovrebbe tenere.

Per scegliere questa "ultima" possibilità bisogna uscire dallo stallo evolutivo ormai lungo millenni.

Bisogna guardarsi ad uno specchio che non rifletta solo una semplice immagine esteriore ma metta in evidenza le nostre e altrui catene che abbiamo addosso e ci permetta di liberarcene definitivamente, fino a che nulla più si veda in quello specchio.

Da questa trasparenza acquisita, creare finalmente un nuovo essere.

ALLORA... SE NON ORA QUANDO?